I legni da noi usati sono di preferenza legni autoctoni italiani, i legni della tradizione liuteristica italiana, che hanno dato origine a questi strumenti e con i quali questi strumenti si sono sviluppati prendendo le loro caratteristiche.

E questo per due motivi: il primo è per riprendere e mantenere la tradizione originaria, e il secondo motivo è che semplicemente questi legni suonano meglio.

GATTICE ROMAGNOLO

Il gattice è una varietà di pioppo selvatico ormai quasi scomparso per via dell'ibridazione con gli alberi da coltivazione. Era il legno di eccellenza per Mozzani e Maccaferri che ritenevano migliore quello proveniente dalla Romagna. 

Quando Segovia venne in Italia, per via dei disordini che c'erano in Spagna, andò da Mozzani a chiedere una chitarra per poter fare concerti in italia in quel periodo, e gliela chiese in palissandro.

Mozzani, essendo convinto della superiorità del gattice, gliela fece in gattice e la camuffò verniciandola come palissandro.

Quando Segovia andò a prenderla gliela fece provare insieme ad altre quattro chitarre in palissandro, e lui scelse quella in gattice.

Mozzani gli confessò la cosa dopo un anno che ci faceva concerti.

CILIEGIO

Molto bello esteticamente il ciliegio è anche ottimo nel suono, rendendo le chitarre manouche potenti ed espressive, ricche di armonici e di dinamiche

ACERO DELL'APPENNINO TOSCO-EMILIANO

L'acero dell'appennino tosco-emiliano si caratterizza per essere più morbido ed elastico dell'acero dei balcani o tedesco, questo lo rende più sonoro e completo nella risposta delle varie frequenze.

NOCE

il noce regala, oltre a un buon volume e proiezione, un suono brillante tipicamente gypsy.